Animali velenosi – Vedova nera

La Vedova nera (Latrodectus mactans), è un ragno velenoso del genere Latrodectus che abita nei climi secchi e caldi del continente Americano. 
La Vedova nera ha una cugina meno velenosa, la Malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus), che vive anche in Italia.
Il nome della Vedova nera sembra derivare dal termine latino “mactans” che significa uccidere, per via del fatto che si pensa che la femmina di questo ragno uccida il compagno subito dopo l’accoppiamento. Questo atteggiamento, nella realtà, si verifica abbastanza sporadicamente.
Il corpo della Vedova nera è di colore nero, solcato da una macchia rossa a forma di clessidra sul ventre, e raggiunge dimensioni massime di circa 40 mm. L’esemplare maschio ha dimensioni molto inferiori ed un addome molto meno rotondeggiante di quello della femmina, non è velenoso ed è di colore nero con un puntino rosso. La Vedova nera conduce una vita sedentaria, al sicuro nella sua tana, esce soltanto di notte alla ricerca del cibo, soprattutto altri ragni ed insetti.
Una volta catturata la preda, la Vedova nera inocula il suo potente veleno e successivamente gli enzimi digestivi. Una volta che questi hanno fatto effetto aspira i succhi della preda già pre-digerita .
Durante il periodo della riproduzione il maschio prepara una ragnatela imbevuta del suo sperma e se la porta dietro nella sua ricerca di una femmina. Trovata la compagna, il maschio strofina le zampe anteriori per corteggiarla. Dopo l’accoppiamento, talvolta la femmina uccide il maschio.
La femmina depone fino a 100 uova, racchiuse all’interno di una tela chiamata cocoon. Questa sacca viene appesa e, dopo circa 20 giorni, vengono alla luce i piccoli.
La vedova nera è molto diffusa negli Stati Uniti. E’ uno dei ragni più velenosi nonostante le sue piccole dimensioni, ed inietta un veleno neurotossico molto potente ma l’animale generalmente ne inietta una piccola quantità praticamente innocua per l’uomo.  Questo è dovuto anche al fatto che le sue zanne non sono particolarmente potenti. 
I sintomi dell’avvelenamento sono gonfiore, nausea, spasmi muscolari, crampi all’addome e alle gambe. Successivamente subentrano difficoltà alla deglutizione e alla respirazione e se non si somministra l’antidoto si può arrivare ad avere convulsioni e a volte paralisi motoria. In questi casi se le vittime sono molto giovani o anziane possono anche incontrare la morte se non curate tempestivamente. 
I sintomi più severi scompaiono generalmente dopo pochi giorni mentre quelli di minore entità possono rimanere anche per settimane.
Il morso della cugina europea della Vedova Nera, la Malmignatta, provoca pressapoco gli stessi sintomi anche se di minore entità. Generalmente non è pericolosa come la cugina americana, ma nel caso di bambini piccoli o di anziani o di persone fortemente debilitate il suo morso potrebbe diventare pericoloso.

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